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Casa Giuliani Frigerio è l’unico edificio di cui è rimasta una ampia documentazione fotografica di ogni fase costruttiva in quanto Giuseppe Terragni nell’estate del 1939 si trovava fuori città per l’addestramento militare.

Il fido collaboratore Zuccoli inviava per posta scritti e scatti fotografici quasi ogni giorno in attesa di ricevere indicazioni e soluzioni per il cantiere.

E’ un edificio di grande classe e modernità che nonostante sia stato oggetto di numerose pubblicazioni in Italia, riscosse il dovuto successo a distanza di anni grazie agli studi di eminenti personalità internazionali come l’architetto americano Peter Einsenman.

La costruzione è forse l’unica opera di Terragni che ha conservato quasi inalterati i tratti distintivi ed originali del suo ideatore.

Ancora oggi si possono ammirare i bellissimi pavimenti in palladiana degli ingressi con le fughe in malta gialla, le originali maniglie dei serramenti disegnate dal Terragni stesso, la finitura della facciata in prezioso spaccatello di marmo bianco composto a mosaico e la boiserie in legno dell’androne di ingresso dell’edificio.

Il primo ed unico intervento di ristrutturazione complessivo, volto a perpetuare l’originalità dell’opera, si ebbe nel 1970 quando si volle riportare tutto secondo quelli che si credevano essere i disegni e i progetti finali di Terragni come effettivamente risultava essere presso gli uffici tecnici comunali.

In realtà si scoprì successivamente che Terragni aveva prodotto ulteriori disegni esecutivi e pertanto ciò che venne rimosso e modificato nell’intervento di ristrutturazione perché ritenuto estraneo all’idea originale in realtà era frutto della sua genialità.

Nonostante questo Casa Giuliani Frigerio rimane uno dei pochi edifici a conservare in massima parte le forme, i volumi e le finiture scaturite dalla creatività dell’architetto comasco.

Il monumento fa parte, come altri della città di Como, di un percorso tematico sul Razionalismo Italiano che ancora oggi desta continuo interesse da parte di studiosi e amanti dell’arte di tutto il mondo.